JAKA “C’è nu jardinu”
(feat. Roberta Prestigiacomo)
dal 9 giugno il video del primo singolo estratto dal suo sesto album “Invincible Soul”
“La Sicilia come paradigma dell’Italia, all’ennesima potenza. Terra di contrasti e contraddizioni. Il mio rapporto di amore/odio con questa terra, le sue straordinarie bellezze e le sue agghiaccianti brutture. Poesia straziante, mistica e terrena. Qui uso il linguaggio del Rap per narrare come un moderno cantastorie di tradizione e attualità; il mandolino si mescola alle sonorità dell’Hip Hop e del Reggae, per celebrare una terra non più “gattopardiana” ma in vivace movimento.”
Un paradigma molto calzante, in effetti. L’Italia come la Sicilia è terra di estrema bellezza e di estreme contraddizioni, sia nel paesaggio naturale che in quello umano…
E questo video ce lo riesce a raccontare attraverso immagini che sono vere e proprie pennellate di colore dal fascino altamente evocativo.
E’ impossibile non innamorarsi di un luogo del genere, un luogo da sogno ma che va amato con gli occhi aperti: i problemi della nostra terra vanno compresi, e riscoprendo un sentimento di appartenenza ad essa si potrà trovare il modo migliore per prendersene cura…
La regia del videoclip è affidata a Baldo Messina, regista con un’esperienza lunghissima al fianco di direttori della fotografia come Giorgio Abballe, negli studi del Pavarotti & Friends, o in giro per il mondo con Renzo Arbore; il montaggio e la direzione della fotografia sono di Fabio Messina, mentre la produzione video è ad opera dello studio Ideavideo di Trapani.
La produzione musicale del brano è di Princevibe e dello stesso Jaka.
“C’è nu jardinu”, prodotto dall’artista insieme con PrinceVibe, è il primo singolo tratto dal sesto lavoro in studio di JAKA.
“Invincible soul” è un album esplosivo di Black Music nel senso più ampio del termine, in cui Jaka unisce l’esperienza e la creatività di un veterano all’energia ed entusiasmo di un esordiente, cantando e componendo con naturalezza brani influenzati non solo dai vari stili del Reggae, come il Roots, il Rocksteady, il Dub, la Dancehall, ma anche da Hip Hop, Funky, Soul, fino alla Trap e alla Dubstep, amalgamando il tutto in modo eclettico ma coerente.
Un viaggio su due universi paralleli: uno sul piano materiale, dalla natìa Sicilia a Firenze dove JAKA fa base da anni, passando per i suoi soggiorni in Giamaica a Londra a New York, fino al lontano Oriente; l’altro su quello spirituale in cui si abbandona l’identificazione con una terra o un ruolo, ci si ferma a guardarsi dentro e ci si scopre anime invincibili.
C’è nu jardinu a mezzu di lu mari
tuttu ‘ntissutu di aranci e ciuri
tutti l’aceddri ci vannu a cantari
puru i sireni ci fannu a l’amuri
Siamo il sole, il gelsomino, la luce delle Egadi,
l’olivo e il pomodoro di Pachino
siamo il vino di Marsala che ci spezza le gambe,
e l’Etna decorato dalla neve e dalle piante
siamo il geco che ci guarda con aria assorta
e il pezzo di pane che ti porti nella sporta
e ho trecce nei capelli come quelle che le fate
fannu a notti ae picciriddi pi farili chiù beddri
siamo mandorle amare e dolci come mandarini
siamo scarsi, ricchi, gli ultimi e i primi
siamo acqua e sole, pesci e sale
l’odore di campagna e l’infinito mare
la mia isola è assolata, uva passula siccata,
na pampina stuccata,
diamo da bere a questa terra consumata
riempiamola di fiori, o terra dolce amata
C’è nu jardinu a mezzu di lu mari
tuttu ‘ntissutu di aranci e ciuri
tutti l’aceddri ci vannu a cantari
puru i sireni ci fannu a l’amuri
Siamo Orlando e Bradamante,
cristiani e mammalucchi
biondi come i normanni e neri come i turchi
tenaci come marmo di Custonaci,
semu Totò Schillaci, la stragi di Capaci
siamo i greci e i romani gli arabi e i tedeschi
abbiamo templi per gli Dei, per i santi e per i teschi
sudore che ci bagna sutta u’ sule cucenti
un popolu ammiscatu, figghiu di tanti genti
siamo il sangue che buttiamo fino a fine giornata
per portare il pane a casa,
i minni generosi di questa madre terra
semu ‘a sarda alliccata di tempi da guerra,
è terra che non si vende all’interesse dei potenti
sta terra è da genti, della nostra gente
belli come divinità
e non la puoi comprare la nostra dignità
C’è nu jardinu a mezzu di lu mari
tuttu ‘ntissutu di aranci e ciuri
tutti l’aceddri ci vannu a cantari
puru i sireni ci fannu a l’amuri
sugnu i Misteri e sugnu l’annacata, e a duminica a tavula cunzata,
devoto al volto luminoso della Madonna
e schiavo della lussuria che s’annida in uomo e donna
siamo la forza della terra, pace, guerra,
mistici, inebriati di cultura
Sicilia, Trinacria, Sicania, Italia,
sugnu ‘na persona onesta e un ‘ran figghiu di buttana
Giuseppe “JAKA“ Giacalone, siciliano D.O.C., fiorentino di residenza, giamaicano d’adozione e giramondo di indole, cantante e musicista oltre che attivo dj e promoter, è uno dei più rispettati e conosciuti protagonisti del reggae italiano. |
www.iljaka.it
www.facebook.com/jakaofficial
————————————————————————————————————————————————————–
ufficio stampa: Casi Umani – ufficiostampa@casiumani.it