Il 1° marzo 2020 esce Atlantide, il nuovo disco di Bujumannu, disponibile in copia fisica e su tutti gli store digitali.
Eclettico, introspettivo e divertente, Atlantide è un viaggio dalle calde sonorità della musica in levare fino al dinamico funky groove. Tredici brani attraverso i quali l’autore racconta esperienze ed emozioni che incontrano il cuore di chi ascolta e allo stesso tempo ci regala atmosfere talmente divertenti da poter infuocare ogni dancehall. Bujumannu non si preclude di certo collaborazioni con artisti con i quali condivide le principali missioni di vita e diffonde con loro messaggi di coraggio e Rivoluzione Umana. Canta inoltre la magia della sua terra, l’amata Sardegna, come un luogo mistico da scoprire e da vivere riconducendola con fierezza ad Atlantide, ragionamento che trova casa nel brano omonimo che da il titolo all’album. In un vero concentrato di fresca energia e messaggi per la sua “Positive Massive Army” Bujumannu da ancora una volta tutto se stesso: “A noi il compito di difendere la Terra, regalare amore, speranza, forza per non smettere mai di combattere e trasformare l’impossibile in possibile. Un mondo migliore ovvero in pace e sano di valori” mentre “Al vento il compito di prendere per mano le rondini e di liberare questo cielo”.
Bujumannu – Atlantide
BIOGRAFIA
Cresciuto nel sud della Sardegna a Serramanna, un paese di circa 9.000 abitanti a circa 35 km da Cagliari, esordisce nei primi anni 1990, quando per la prima volta sale su un palco a sparare qualche rima con i “Noize Posse” una crew Hip Hop nata sulla scia del boom “posse Italiano”. Non durò tanto e nel 1996 formo con Andrea Skaetta, Diego Asuni e Cristian Dettori, gli “Skami Ska”, che ancora oggi sono ricordati per la grande energia degli spettacoli live, l’impegno politico e sopratutto sono stati i tra i primi e più rappresentativi gruppi Sardi a suonare pezzi ska-reggae originali mescolando liriche in italiano e in limba sarda. Con gli Skami Ska suona dal 1996 al 2002, registrano 2 CD “Sogno la Jamaica” nel 1998 e “Fusivisibilmente” nel 1999, girano in lungo e largo la Sardegna e arrivano anche in “Continente” suonando in alcuni dei più importanti clubs Italiani del momento (Flog di Firenze, Binario zero e Cox 18 di Milano, Cantiere 21 di Perugia per citarne alcuni.
Dopo la “fine” degli Skami Ska, nel 2003 Bujumannu continua il suo percorso musicale in Lombardia dove nel frattempo si era trasferito e dove insieme al chitarrista Andrea “Skaetta” fondano i “Radio Island” gruppo composto da diversi musicisti di grande esperienza tra cui anche Damiano Della Torre, Samuel Cereghini, Gianluca Tomasetta e Marco Coppola con il quale ha la possibilità di girare il nord Italia, la Svizzera e di registrare un CD Demo contenente il singolo “In Su Coru”. Nell’estate del 2004 la tournée’ arriva anche in Sardegna e la tappa nello storico “Sesto Pettine” di Platamona (SS) segnerà ancora di più la strada di Bujumannu, perché proprio a Sassari conoscerà alcuni membri di un gruppo allora emergente ma destinato a lasciare il segno nella scena della musica reggae in Italia e non solo, stiamo parlando dei “Train To Roots” di Sassari!
E’ solo questione di mesi, perché alla fine del 2004 anche i Radio Island si sciolgono e arriva quasi immediata la proposta dei Train To Roots di provare questa nuova avventura.
Dopo qualche mese di pausa riflessiva e alla ricerca di nuovi stimoli, inizia nel 2005 l’esperienza con i Train To Roots di Antonio Papan’tò Leardi, Simone Dr. Bass Bardi, Giampaolo Jambo Bolelli e Stiv Manai e Paulinho Secchi.
Negli anni di “passeggeri” del treno se ne sono alternati diversi, la famiglia è sempre stata bella e tanto unita e ora i Train To Roots sono una delle band più importanti del panorama Italiano ed Europeo.
Il gruppo sardo, da anni tra i protagonisti della scena reggae internazionale, ha all’attivo sei lavori discografici: l’omonimo album di esordio “Train To Roots” (2005) , “Terra & Acqua” (2008), “Breathin’ Faya”(2011),“Growing” (2014), “Home (2016), “Declaration n°6 (2018).
Non mancano le collaborazioni con artisti di calibro planetario (Levante, Clementino, Eugenio Finardi, Ranking Joe, Sergent Garcia, Bunna sono solo alcuni..)
Attualmente a lavoro per il 7° album che è stato anticipato da due singoli “Denaro” e “Oi” che segnano un chiaro ritorno alle loro tanto amate origini, alle loro “radici”, il roots reggae più profondo cantato con liriche in italiano e sardo ma anche in tour con il loro nuovo spettacolo per festeggiare i loro primi 15 anni di attività per continuare ad infiammare i più grandi palchi di tutta Italia ed Europa, per accendere i cuori di tutte le persone che spesso in modo empatico vivono a pieno l’energia sprigionata dal vivo da questo gruppo anche lontani da casa nelle tante tappe Europee (Germania, Ungheria, Austria, Belgio, Spagna, Catalonia, Pais Valencia, Slovenia, Repubblica Ceka, Svizzera, Francia i paesi visitati più volte).
Dal 2016 distribuiti globalmente attraverso VP Records.
“Un musicista instancabile”, è stato definito cosi dal quotidiano “La Nuova Sardegna”.
Infatti, oltre al successo ottenuto con i “Train To Roots”, Bujumannu ha lavorato sodo a crearsi una sua identità e percorso personale, creando il bellissimo progetto “Stone Republic”, gruppo che vedeva componenti di spicco della scena Sarda come Lucio Manca al basso, Andrea Sanna Skaetta, Cristian Dettori e Diego Asuni, ex Skami Ska e diversi cantanti che si alternavano sul palco;
Ha realizzato con un ottimo riscontro e successo anche il suo primo CD da solista dal titolo emblematico “Fatti Trasportare” (co-prodotto con tutti i suoi fans tramite un crowdfunding di successo e con la “Murda Sound Records”), “Ta Di Nanta”, “Se TU”, “Busciaka feat Raphael” e “Per TE”, “Bagnato Di Infinito”, “Atlantide” e “Sa Terra Feat Leonardo Angelucci” sono alcuni dei suoi singoli.
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