Hi-Shine – Sun Warriors
“SUN WARRIORS”, e primo singolo della band tutta al femminile Hi-Shine, figlie dello storico gruppo delle Bloomy Roots, la band che con le loro performance e salita sui palchi dei festival più importanti d’Italia, uno su tutti il Rototom SunSplash Reggae Festival ad Osoppo. Ora azzerato tutto si riparte con il nuovo progetto e col primo brano Sun Warriors.
La band attuale è composta da: La Kontramina (voice), Splen-d (Alto Sax), Sistah Nedda (Guitar), Etta G (Keyboards), Silvia Dread (Bass), Low Beat (Drum), Smart (Backing vocals) e Lu-T (Thrumpet).
Sul nascere degli anni Ottanta due band composte da sole donne hanno segnato un periodo straordinario per la musica Reggae e Dub in Inghilterra: le Akabu prodotte da Adrian Sherwood e le loro colleghe Abacush.
Oggi, nel nostro paese, legato a doppio filo alla seminale scena britannica, sboccia un progetto che si muove nel solco segnato da quelle esperienze illuminanti.
Le Hi Shine, formazione composta esclusivamente da donne raccoglie il bagaglio di tecnica, esperienza e passione che ha contraddistinto il progetto originale (Bloomy Roots) e si accredita come uno dei crack del panorama reggae italiano.
Già dal 2004 queste talentuose musiciste danno vita ad una formazione nata per stare su un palco e difficile da recintare nello spazio di un disco. Grazie al circuito di Popolare Network che trasmette in Fm la loro musica centrano già nel 2006, l’obiettivo Rototom Sunsplash. A condividere con loro il più importante palcoscenico europeo per il suono giamaicano c’è la leggenda vivente del reggae africano: Alpha Blondy. Si accendono immediatamente i riflettori sulla band che non mostra timore al cospetto, o meglio al fianco, di altri mostri sacri del genere come Black Uhuru, Derrick Morgan e Ken Boothe e nel 2010 arriva anche un singolo, registrato con la leggendaria artista Sister Nancy, protagonista del Proto-Rap nei Settanta.
Le Hi-Shine, con un bagaglio di 10 anni di concerti e migliaia di ore in studio, conservano immutato il fulcro della band ma diventano un vero e proprio laboratorio di suoni e un collettivo di studio della melodia offbeat ed in levare.
Ora le individualità, in questo progetto corale più strutturato e definito, si riscoprono valorizzate e libere di sprigionare il loro notevole talento.
La band non dimentica il primo amore del Roots e del Dub ma inserisce nel suo repertorio una vena Ragamuffin cosciente mostrando così il suo essere perfettamente in sincro con la nuova generazione di Sing-Jay che anima ora Kingston. Nella musica che nasce dal lavoro maniacale in studio troviamo rispettosi richiami ai loro punti di riferimento storici e ad esponenti del suono militante del reggae come Sister Carol, Steel Pulse e Israel Vibration ma anche alle nuove leve del Rinascimento New Roots giamaicano come Protoje e Jah 9.
Il pezzo forte di questa nuova realtà del reggae italiano sarà però anche un corpus di brani originali. La scelta del patwa conferma le loro ambizioni e ribadisce quel filo immaginario che lega questo collettivo con le poche ma straordinarie reggae band al femminile che le hanno precedute sul suolo europeo.