“Set Me Free” il nuovo singolo di: Junior Culture feat. Paolinho

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Junior Culture feat. Paolinho – Set me free
(Prod. Dj Afghan & Delamix – Soulove Records)

Incredible Combo tra Junior Culture, artista venuto direttamente da Kingston, Jamaica e Paolinho Secchi con la grande voce nell’anima, ex membro della band sarda “Train To Roots” uno dei gruppi reggae più conosciuti in Italia ed Europa. Il brano vuole trasmettere un grande messaggio al mondo, un messaggio di libertà, felicità e di rivoluzione in modo da farlo rimanere impresso nella mente delle persone. Il brano dal titolo Set Me Free e prodotto da Dj Afghan & Delamix per Soulove Records, nel Giugno 2015. …. A stare bene !!!



BIOGRAFIE

JUNIOR CULTURE

Jermaine Vassell in arte “Junior Culture” nasce il 13 agosto 1980 a Jones Town sobborgo di Kingston, in Jamaica. La musica ha suscitato interesse per lui a partire dall’età di sette anni, quando si è esibito durante una festa nella sua scuola. L’esperienza accese un fuoco in lui, che brucia nei suoi primi anni dell’adolescenza. La decisione di perseguire la musica, soprattutto musica reggae, era impressa sul cuore, nella sua psiche, e sulla sua lingua. Egli è stato incoraggiato da una sua zia a scrivere la sua prima canzone intitolata “A fi tek a look”, registrata al King Bully’s Recording Studio a Spanish Town.
Il suo primo singolo è stato registrato allo studio Omega Music dal titolo “Pretty Dunce” che ha ricevuto elogi e approvazioni.
Ha avuto l’opportunità di lavorare con diversi produttori all’interno dell’isola caraibica, cantare a squarciagola brani come “None a dem a nuh wi fren” assistito da un produttore affermato come Richie Flex della Nocturnal Records e Camanchie.
E’ entrato nel cuore di molti fans in Europa nel corso di un lungo tour tra 2010 e il 2011. Ha visitato paesi come Belgio, Francia, Germania, Spagna e Svezia, diffondendo messaggi di amore, di fede e felicità attraverso la sua musica. E’ stato in quel periodo che in Italia ha incontrato il produttore Marco Evangelista di Goldcup Records, producendo e scrivendo il suo primo album “Heights of Great Men” uscito nel Dicembre 2014.
L’artista si descrive come autodidatta; e proseguire il percorso musicale aperto da Bob Marley. La sua musica è vibrante e mette in evidenza la cultura e lo spirito dell’esperienza jamaicana. La sua musica si può ascoltare sui più noti social network, come, Facebook e You Tube.
Al suo ritorno in Jamaica torna con molte canzoni scritte e un album all’attivo, “Heights of Great Men” prodotto dalla label Goldcup Records in Italia.
Ora l’artista jamaicano sta lavorando a nuovi progetti con l’etichetta italiana “Soulove Records”.

PAOLINHO

Paolinho Secchi nasce il 1 Dicembre 1981 a Cabo Frio, Rio De Janeiro in Brasile, e fin dal primo momento la sua vita sembra segnata dalle “casualità” (che non lo sono mai, ma lo scoprirà più avanti). adottato a pochi giorni di vita con il suo gemello da genitori sardi, vive la sua infanzia come qualunque altro bambino, ma con qualcosa che è sempre costante nelle sue giornate: la musica. (si dice che cantasse ancor prima d’imparare a parlare) canta qualunque cosa senta, in maniera del tutto naturale, ed ogni singola vibrazione delle corde vocali gli da un piacere indescrivibile, unico. Trascorre l’adolescenza a dedicarsi ad uno studio del tutto ossessivo per il canto, ed alla ricerca maniacale della musica dei gruppi e artisti che periodicamente lo colpiscono, ma non di certo con l’obiettivo di perfezionarsi e fare un giorno il cantante, ma per puro piacere, e per avere un idea di quelli che potevano essere i propri limiti. Cantare canzoni di artisti da ogni angolo del mondo e di tutti generi. Tutto questo però lo fa solo all’interno delle mura della sua stanza, perchè timidissimo, talmente tanto da non considerare minimamente neanche l’idea di cantare anche davanti ad una sola persona sarebbe difficilissimo, se non impossibile. Gli anni passano, fino al 2003,quando in seguito ad alcuni significativi eventi che influenzano la sua vita, tra i quali il trasferimento a Torino per amore, dove vive per qualche mese dove non riesce ad ambientarsi. Cosi il ritorno in Sardegna e la successiva fine della storia. Si riparte tutto da capo con l’avvicinamento alla Capoeira (stile di lotta e di danza nata in Brasile dagli schiavi importati dall’Angola), quei canti, movimenti, ritmi e suoni, avvicinano come mai era accaduto prima Paulinho alle sue origini, portandolo a provare sensazioni mai percepite prima, ma nello stesso primo istante in cui si presentano, ha la netta sensazione che siano cose che facevano parte di lui da sempre solo non le aveva scoperte prima, quello che lui chiama il richiamo delle radici.
Inizia a sentire la musica reggae diversamente da prima, in maniera più interiore, intima, quasi spirituale, ma con anche i piccoli dettagli e sfacettature “sonore”, segue i pochi ma entusiasmanti concerti reggae in Sardegna. Il reggae è l’unico genere che gli consente di vincere la sua timidezza e lasciarsi andare al ballo, sente qualcosa che la passione vinca sulla timidezza. Seguendo i concerti reggae che conosce Michele “Speedy Gonzales” Rum (percussionista), ed in seguito Antonio “Papantò” Leardi (Tastierista), Simone “D.R. Bass” Bardi (Bassista) e Carletto De Cesaro (batterista), reduci da precedenti progetti reggae/ska, così nasce l’idea di formare una nuova band. Quello che lui stava cercando in quel momento, cosi nasce la band Train To Roots, in seguito si aggiungono i vari, Stefano “Steve Man I” Manai e Giampaolo “Jambo” Bolelli alle chitarre e per un breve tempo tre coriste, nel tempo alcuni cambiamenti con l’ingresso di altre due voci, Simone “Bujumannu” Pireddu e Michele “Rootsman I” Mulas. La band sarda varcherà i confini della propria terra per calpestare i palchi di tutta italia ed oltre i confini nazionali quali, Slovenia, Spagna, Germania, Ungheria … tutti con ottimi riscontri. Molte le partecipazione a festival reggae e non solo, come il Rototom Sunsplash (dove figurano come vincitori dell’Italian Reggae Contest nel 2006), il Soka Riversplash, il Positive Vibration, Castello Reggae, Positive River, Energetica Festival e via dicendo ….molte aperture dei concerti a gruppi e artisti importanti quali, Wailers, Africa Unite, Sud Sound System.
Con la band ha all’attivo tre album quasi interamente autoprodotti, l’omonimo Train To Roots, uscito nel 2006, Terra & Acqua nel2009 e Breathin’ Faya 2011. Sempre nel 2011 da febbraio a giugno hanno fatto un tour in collaborazione con il gruppo Mellow Mood per celebrare il 30° anniversario dalla scomparsa di Bob Marley, portando lo spettacolo in giro per l’Italia e con un mini tour in Spagna. Alla fine del 2013 Paolinho e i Train To Roots (sotto la direzione del produttore Manuel Fusaroli) incidono Growing, album uscito nell’Aprile 2014, postumo all’addio del cantante alla band (Gennaio 2014) per dedicarsi ad una carriera da solista. Nel Maggio 2014 che si concretizza la collaborazione con Dj Afghan, produttore della Soulove Records che ha collaborato con artisti del calibro di Dennis Bovell, Skarra Mucci, General Levy, Laurel Aitken, Macka B, e molti altri con il quale incide alcune tracce di rara bellezza! nel 2014 è uscito il primo singolo dal titolo ”Never Give Up”, altre tune con l’etichetta Soulove Record seguono, una di questa una featuring con l’artista jamaicano Junior Culture dal titolo “Set Me Free” e ne seguiranno altre a breve.

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